Qualche giorno fa, tra le solite noiose email della mia casella di posta, scorgo un tanto inaspettato quanto piacevole messaggio da parte di Linkedin, celebre social network per i contatti lavorativi: “Congratulazioni, fai parte del 10% dei profili più visitati del 2012.”
Curioso e lusingato, decido di proseguire ed approdo ad una lettera di Linkedin che mi ringrazia per l’esser parte di quella community di 200 milioni di utenti da poco raggiunta dal social network. E’ così che alla fine vengo pervaso da un fervente desiderio di condividere la notizia sulla mia rete sociale, del resto come recita la stessa landing: “un dato così positivo merita di essere condiviso!”.
E’ proprio in quel momento che la mia attenzione viene casualmente catturata da una notifica su Facebook che mi porta un attimo a temporeggiare dalla condivisione della notizia: tra una post ed un altro scopro, ahimè un po’ deluso, che qualche amico mi aveva appena preceduto postando esattamente la notizia che avrei voluto diffondere poco prima. Un caso? Non demordo e decido di indagare.
E’ così che scopro che, in occasione della celebrazione del raggiungimento dei 200 milioni di utenti, Linkedin ha deciso di attuare una del tutto singolare campagna di comunicazione che può essenzialmente esser suddivisa in tre parti:
1. Congratulazioni
Attraverso email personalizzate si è cercato di raggiungere tre target di utenti:
– profili storici: coloro fanno parte del primo milione di utenti iscritti sul social network
– profili più visitati: quelli che fanno parte dell’1%, del 5% e del 10% dei più “cliccati” (ovvero il cui profilo è visitato molto e di frequente);
– profili più raccomandati: coloro che hanno ricevuto il maggior numero di “endorsment” e commenti da parte di colleghi e conoscenti.
E’ in questa fase che l’attenzione dell’utente viene catturata: attraverso complimenti l’utente lusingato decide di proseguire.
2. Ringraziamenti
Alla fine dell’e-mail un link “Read More” in colore giallo e posto ben in evidenza permette di ottenere “ulteriori informazioni”. Atterrati sulla web page dedicata è possibile così leggere una lettera intestata contenente i ringraziamenti personali da parte di Deep Nishar, senior vice president di Linkedin in un’apposita landing page a mo’ di pergamena con tanto di cera lacca quasi a volerne suggellare l’autenticità:
Ciao Filippo,
di recente, LinkedIn ha raggiunto questo nuovo traguardo: 200 milioni di membri. La conquista però non appartiene solo a noi ma anche a te.
Vorrei ringraziarti personalmente per far parte della nostra comunità. Il tuo percorso professionale fa parte del nostro e siamo lieti e commossi di ricevere le testimonianze dei nostri membri e di sapere come usano LinkedIn per collegarsi, imparare cose nuove e trovare opportunità.
Continuiamo a impegnarci nella nostra missione condivisa di collegare fra loro i professionisti del mondo per renderli più produttivi e affermati. Saremo felici di mostrarti i prossimi progetti.
I nostri sinceri ringraziamenti,
Deep Nishar
Senior Vice President, Products & User Experience
Condivisione sociale
Dopo le lusinghe, le congratulazioni ed il sapiente utilizzo del concetto di rarità (enfatizzazione dell’appartenenza dell’utente ad una ristretta elite), si viene invitati a diffondere su Facebook, Twitter e sullo stesso Linkedin il messaggio ricevuto, con il seguente messaggio pre-configurato (seppure editabile):
Evviva! Il mio profilo è nel 10% dei profili più visitati di @LinkedIn per il 2012. http://www.linkedin.com/pub/profile/b/3aa/725
Linkedin Italia, spiega al Corriere delle Comunicazioni che “i profili più visitati sono stati selezionati in base all’effettivo numero di visite registrate.” Ed ancora: “con questa mega-operazione – gestita direttamente dall’ufficio marketing ed estesa a livello internazionale – la società punta a ottenere maggiore visibilità e raggiungere gli opinion leader”
Scettici o contrari, questa campagna a nostro avviso ha decisamente funzionato riuscendo ad ottenere un increbile buzz in tutto il Web, puntando sulla vanità degli utenti. E voi, che ne pensate di questa tipologia di marketing virale? Dite la vostra e smascherate i vostri amici che ci sono cascati! 🙂
[Fonte: http://www.corrierecomunicazioni.it ]
Roberta Marzullo at 4:46 pm, 27/02/2013 -
intanto comunque: complimenti anche da me, a te e a linkedin!!!! mentre arranco tra questo mare di comunicazioni, in effetti questa ha colpito anche me, credo proprio che il narcisismo sia la molla di tutto il “social”….grazie Filippo, e ancora complimenti, roberta
filippocivita at 10:09 pm, 27/02/2013 -
Grazie mille per i complimenti! 🙂
Hai perfettamente ragione: egocentrismo, narcisismo e la necessità di condividere ansie e problemi sono alla base dei social network. E’ la prima volta che mi imbatto però in una campagna di comunicazione che fa leva su tali “necessità” umane.. 🙂