«Vuoi un lavoro? No, grazie, preferisco prima parlare di valori!»
Arriva dalle Marche la prima campagna di “guerrilla marketing” messa in atto sul più professionale dei social media: Linkedin.
Stiamo parlando di un mezzo sempre più utilizzato, non solo dagli utenti che intendono coltivare la propria rete professionale, ma anche dalle HR alla ricerca di candidati ideali da inserire nel proprio organico. Ma queste ultime possono davvero sempre fidarsi del profilo che si cela loro di fronte?
Sembrerebbe proprio di no, a giudicare da quanto accaduto di recente ad alcuni selezionatori e businessmen, attratti da un profilo LinkedIn alquanto speciale.
Mi chiamo Andrea Liviotti, sono un ingegnere, un inventore un sognatore.
Ho brevettato il Brain Computer Interface, un interfaccia non invasiva per comunicare direttamente con il computer.
Ho deciso di tornare in Italia e voglio incontrare imprenditori e imprese che condividano i miei valori per condividere con loro il valore della mia invenzione.
Contattatemi e vi darò un appuntamento:
it.linkedin.com/in/liviotti
andrea.liviotti@gmail.com
In brevissimo tempo, il videocurriculum dell’Ing. Andrea Liviotti diventa virale: più di 2.000 visualizzazioni su YouTube in meno di un mese, quasi duecento contatti su Linkedin e decine di offerte di lavoro e/o collaborazione.
Ai nomi illustri del mondo dell’industria, del venture capital e della finanza che gli propongono opportunità di business lui risponde deciso: “preferisco prima parlare di valori: innovazione, attenzione alla persona, cultura, bellezza e spirito comunitario, internazionalizzazione“.
- Sauro Longhi – Rettore dell’Università Politecnica delle Marche – lo invita a visitare i suoi laboratori;
- il Magnifico Rettore dell’Università di Camerino lo provoca sul suo poco spirito di comunità;
- Giorgio Fanesi – imprenditore marchigiano – lo invita in sede «un sabato mattina, in una bella giornata di sole, quando gli uffici sono deserti»;
- Pieralisi – HR della Loccioni – lo invita a partecipare al progetto “2 km di futuro”;
- Gianluca Dettori – venture capitalist del mondo digitale – gli fa i complimenti: «Bel video, interessante ed originale, dove vivi Andrea?».
Ma chi è realmente “Andrea Liviotti”?
Andrea Liviotti, in realtà, non esiste. Questo nome è niente meno che l’anagramma di “Adriano Olivetti”, ente che, in collaborazione con Radio Incredibile, ha organizzato questa campagna di guerrilla marketing.
Il geniale inventore non è, però, presente solo su Linkedin. Andrea Liviotti, per essere più credibile nei confronti dei più diffidenti, ha anche un’email, un profilo sui principali social media (twitter, Youtube, Google Plus) e addirittura ha un annuncio dedicato sul sito Subito.it (nell’apposita sezione per la ricerca di una nuova occupazione).
Ma ecco che, dopo qualche settimana di incredulità generale, tra adulazioni e polemiche, Giuliano Calza, direttore generale dell’ISTAO (Istituto Adriano Olivetti), si scusa e svela l’arcano:
«Vorrei ringraziare e scusarmi con chi ha creduto ad Andrea Liviotti – Abbiamo giocato un po’ per attirare la vostra attenzione su temi che ci stanno a cuore. Volevamo entrare in contatto con imprese e imprenditori che, consapevolmente o inconsapevolmente, operano con attenzione ai valori che hanno ispirato anche l’opera e la vita di Adriano Olivetti. Per farci perdonare di questo piccolo raggiro li invitiamo tutti al Festival di Cultura Olivettiana che si terrà a Villa Favorita, sede dell’ISTAO (Ancona), nelle giornate del 6 e 7 giugno, che avrà come tema la cultura, intesa come formazione, unico mezzo di crescita personale e nel contesto aziendale come mezzo di crescita delle performance lavorative e di business».
Che ne pensate della prima campagna di guerrilla marketing condotta su Linkedin?
[Fonte: http://www.picenooggi.it]
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