Alle porte del giorno di Natale è stato lanciato Facebook Poke: App gratuita per mandare messaggi (testo, foto o video) a tutti i propri Amici di Facebook. Per il momento disponibile solo per dispositivi dotati di iOS, questa applicazione mobile si contraddistingue per il fatto che i messaggi inviati hanno una durata limitata nel tempo: dopo una manciata di secondi (al massimo 10) il messaggio scompare completamente, anche dai server che l’hanno ospitato, senza lasciar traccia alcuna.
Niente di radicalmente innovativo se solo si pensa a Snapchat, applicazione totalmente analoga che ad oggi conta 30 milioni di utenti nel mondo ed un valore che si aggirerebbe intorno ai 50 milioni di dollari. Pochi gli “007” che hanno scelto di utilizzare gli “snap” (messaggi) dall’autodistruzione immediata: i principali utilizzatori, ad oggi, sono infatti prevalentemente teenager che hanno visto in essa un modo per scambiarsi immagini sessualmente esplicite (secondo quel fenomeno chiamato Sexting) senza che esse vengano conservate nei dispositivi mobile. Ricordiamo però che si tratta di un’erronea convinzione in quanto su qualsiasi smartphone è possibile sempre fare uno screenshot di ciò che si sta visualizzando sullo schermo al momento.
A prescindere da queste similitudini, indiscutibile è che il colosso Facebook si sia lanciato in questa nuova sfida, avendo dalla sua l’immensità dell’utenza su cui può contare (voci affermano inoltre che alla programmazione del codice di questa App abbia partecipato Zuckemberg stesso in persona, a riprova di quanto si creda alla bontà del progetto).
Emblematico che ad una settimana dal lancio, una società abbia già provato ad utilizzare l’applicazione per scopi di marketing. L’agenzia pubblicitaria Grey Group, secondo quanto riportato da Mashable, ha utilizzato Facebook Poke per registrare un messaggio video per Delta, una compagnia israeliana di lingerie. Al termine dello spot, la cui protagonista è una modella in biancheria intima firmata Delta, compare un messaggio promozionale riguardo ad un’offerta presente sul portale e-commerce della compagnia.
Ideale per un vendita “one-time” dalla durata circoscritta nel tempo, utilizzare Poke presenta alcuni svantaggi e limitazioni:
- la società non ha potuto mostrare il video a tutti i suoi potenziali clienti, come sarebbe stato invece auspicabile. L’agenzia ha dovuto così ripiegare limitandosi ad inviare il messaggio solo agli Amici Facebook della modella.
- si è scoperto che Poke consente di inviare messaggi ad un massimo di 40 persone alla volta, l’agenzia ha dovuto quindi ripetere l’operazione di invio più volte per raggiungere la portata desiderata.
Per il momento quindi Poke non sembra essere uno strumento di marketing efficace, ciò nonostante questo tentativo pubblicitario può essere considerato una buona case history per quanti vogliano cimentarsi con la nuova App.
E voi che ne pensate? Siete pronti a scambiarvi dei Poke?
[Fonte: Mashable, Repubblica.it]
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